Parlando al mio uomo sotto copertura

rinnego la mia ultima

interpretazione terrestre

L'identità è una terribile farsa

Prova a contare

le costellazioni

della tua personalità

Ciò che sei oggi

non eri ieri

Ciò che eri ieri

non sarai domani

L' identità è futile resistenza

tentativo maldestramente riuscito

di tenere in piedi la struttura

della propria autostima

Lascia ch' io cammini

su questa landa desolata

che tu chiami città

Lascia ch'io muoia

con onore

e indissolubile integrità

in una distesa senza fine

d'eterne rose

senza umanità

con i pensieri che battono

sul fondo della strada

con una luce andolina - a sinistra -

che non rende giustizia

alla penombra

Al settimo piano

di uno squallido motel

dell'hinterland milanese

il piccolo principe

è rimasto senza parole

e io tra i suoi silenzi

ho interiorizzato le mie colpe

e quatto quatto ho fatto le scale

del mio palazzo mentale

in questo caos primordiale

di alti impulsi di natura sessuale

Sono inciampato male male

anticonformista & anticlericale

Sono inciampato

distratto

coatto - strafatto -

e senza soluzione di continuità

Ho dunque imbrogliato

la matassa dei miei sensi di colpa

Il mio habitat

è una dimora di alghe nere

e di conchiglie abbandonate

al declino del tempo

HO

F A T

T O

LE

SCA

LE

DEL

MIO

PA

LAZ

ZO

MEN

TA

LE

e son caduto - male male male -

Ho la cataratta e sono caduto

Ho la cataratta ma riesco a leggerti

La dottoressa mi ha prescritto

cinque farmaci newyorkesi

Arrivo a casa che conto

i cristalli liquidi che ruotano

di 90° la polarizzazione della luce

Sfondo le natiche e le incollo

sul soffice velluto della poltrona

La TV è un blocco di pietra

- pietra nera -

La ricerca degli stimoli non è

andata a buon fine

HO

F A T

T O

LE

SCA

LE

DEL

MIO

PA

LAZ

ZO

MEN

TA

LE

e son caduto - male male male -

[Mathias PdS]