La morte dell'ultimo Poeta 2.0

Progresso o fine della poesia?

Sono il Sommo Poeta del 2000,

ho soppiantato l'elegia e la pietas

dopo una battaglia di versi.

Giustamente acclamato

Versatore 2.0,

col mio relè di comando

e bobine di versi

cariche

di pulsioni ed energia,

avanzo

nell' elemento circuitale dell'ingegno

che apre e chiude flussi di pensiero critico.

Inneschi di passione

Climax e Spannung

in corrente continua

(_____)

con reattanze dialogiche e

trasformatori di intuizioni.

Sono il Dominus et Deus

degli Ampere poetici

(A= intensità di scrittura creativa).

Da tempo, però

le folle inneggiano a device dai giga rabbiosi,

i robot mi sfidano.

Avanzano e mi infliggono colpi,

dieci milioni di volt.

Vacillo, cado.

Instabile

il circuito elettrico delle mie emozioni.

L'amore si scioglie

la passione si secca

il talento è ibernato.

Percorsi di cariche morenti

sulle mie sinapsi logore,

tra risate e ghigni metallici.

Sono loro: AI e i suoi accoliti.

SnapGPT

mi addita come uno sciocco menestrello,

brucia la mia poesia

e la sostituisce con

parole fabbricate.

Algoritmo mi ferisce

più volte, senza tregua,

senza possibilità di replica.

Resto

tra ingranaggi,

e cavi sfilacciati

incapaci di afferire impulsi

ai rami dorsali della corteccia cerebrale.

Black out.

[Laura Altamura]