acqua sorgente zampilla
dalle pietre nascoste della Città Eterna
lavando le ferite sulle strade consolari;
ed il bello è che ti puoi infradiciare.
giovani mamme a Torpignattara
hanno bambole di pezza nei passeggini,
siedono ai giardini dell'ottemperanza
dividendo il pasto con le nutrie.
anche loro come molte non sanno cosa fare,
se appoggiarsi all'acquedotto Alessandrino
o al Parco archeologico di Centocelle
dove Schlash Claudia Vera Riot
aggrappata per i fianchi a un Free Wi-Fi
mette in carica il suo amore prenestino -
con solo qualche sbavatura nel karma
per due spuntine azzurre tanto attese.
i crateri ai semafori arancioni
fatti dai rider a viale Primavera
ed un respiro intagliato in mezzo a via delle Robinie.
il manga tatuato dietro al seggiolino
due giri di shottini al concerto di Suarez -
piacere e desiderio che si ricompongono
nel mantra ripetuto a Circonvallazione Casilina.
bruchi elettronici fanno le fusa
incontrandosi a stazione Filarete;
avvitano il muso per leggere un'insegna
chiedendosi che cosa volesse dire
dalla borgata trapuntata di negozi
ognuno sembra sapere la sua.
§
infinite storie restano appese,
lungo i murales dell'acqua bullicante
nell'incavo d'incontro
fra Oriente e Occidente -
la storia al momento
è una sola.
i.
i banchini con la frutta fresca aperti fino a tarda notte
ti consegnano al Far West della via Prenestina
librerie autogestite col make-up per i set dei film di Pasolini
e staffette partigiane fino all'Arizona liberata del Pigneto -
con la resa dei conti alle serate swing organizzate via WhatsApp
dopo i reading coi poeti laureati d'oltreoceano.
(da Stagioni scalene)
[Edoardo Olmi]